Six Days: giornata di amministrative e punzonature a Serres

Un giovedì “intermedio” quello che la Maglia Azzurra Enduro ha trascorso nella torrida Serres (Grecia), sede della 83^ edizione della Sei Giorni.


 


Sveglia presto e tutti al paddock già alle 8.00 di questa mattina per i controlli amministrativi. L’Italia è stata la prima ad effettuarli per permettere ai piloti di allenarsi il più possibile in vista del pomeriggio dedicato alle sessioni di foto.


 


Dopo le operazioni di routine svolte dai meccanici tutti i pioti azzurri, compresi quelli del Motoclub Italia che correranno per la classifica a loro dedicata, hanno effettuato diversi giri tra i fettucciati creati all’interno del Serres Circuit. Nel mentre, il CT Gionni Fossati ha svolto il solito giro sui percorsi in vista della riunione con la Giuria e gli Ufficiali di Gara con i quali i Team Manager delle diverse Nazioni definiranno le ultime modifiche ai percorsi.


 


Nel pomeriggio, come detto, si è svolta una lunga e divertente sessione fotografica che ha visto protagonista tuta la spedizione azzurra. Colorata e festante, l’intera nazionale con meccanici, team manager e staff della FMI ha attirato l’attenzione del paddock, e tutti i fotografi non hanno mancato l’appuntamento con la squadra “Campione del Mondo”.


Subito dopo si sono effettuate le punzonature alle moto ed i pioti hanno avuto il “rompete le righe” in vista delle riunioni tecniche che si svolgono in serata.


 


Nei pochi momenti liberi, Tullio Pellegrinelli (CT dell’Under23 in corsa per il Vaso) ci ha lasciato qualche battuta sull’imminente inizio della Sei Giorni 2008.


Allora Tullio, manca poco al via. Come stanno i giovani azzurri?


“Bene: fisicamente sono tutti a posto. Si soffre il caldo ma è così per tutti quelli che sono presenti qui. A prima mattina le temperature sono “accettabili”: si partirà con qualche grado in meno e bisognerà sfruttarlo poi, fatica e caldo peseranno già dal primo giorno di gara”.


Hai ammesso che partiamo con i favori del pronostico. Riusciremo a potare a casa il Vaso?


“La Sei Giorni è una prova ardua per chiunque e tutti possono crollare: anche i favoriti. Come squadra non possiamo nasconderci: siamo i canditati alla conquista del Vaso potendo puntare su di un quartetto che sta facendo molto bene nel Mondiale”.


Oldrati è la punta della squadra. Non cadranno solo su di lui però le responsabilità e le speranze per il mondiale a squadre Under23


“No, assolutamente. Thomas è in testa al Mondiale e credo che nessuno, quest’anno, meriti il titolo quanto lui. Ma la ISDE è un discorso a parte: e’ un gioco di squadra ed ognuno dovrà fare la propria parte. Gritti, Cominotto e Balletti lo sanno: nessuno di loro deve puntare ne su singoli risultati ne sperare solo sulla forza degli altri. Tutti devono dare il massimo e portare le moto al traguardo: il sesto giorno faremo i conti”.


 


 


 


Le speranze azzurre non riguardano quindi solo la Nazionale maggiore, il Vaso potrebbe tornare in Italia dopo una assenza di tre anni. Nel 2005 ci fu l’accoppiata (Trofeo e Vaso) in Slovacchia: l’enduro italiano spera in una nuova esaltante prova di entrambe le selezioni azzurre.


 


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