Sei Giorni 2011 – Out Salvini. Orgoglio nello Junior con Manzi.

Dopo il pesante passivo accumulato nel primo giorno di gara, la Nazionale Italiana aveva tanta voglia di riscatto, la giornata odierna, però, parte subito con il piede sbagliato: Maurizio Micheluz (Scuderia Fantic Motor Doimo Cityline – E3) è costretto a fermarsi. 
Il pilota Fantic, ha subito, come diversi altri piloti, il ritiro della patente da parte della polizia locale per eccesso di velocità, in un tratto al di fuori del centro abitato ma con limite 50 km/h. 
A Casa Azzurra, quindi, viste anche le condizioni meteo in Finlandia, piove sul bagnato: a metà giornata Alex Salvini (Husqvarna Ch Racing Monster Energ, E2 – 310 4T), il migliore degli italiani e in piena bagarre per il podio della E2, per dei problemi alla moto ancora da chiarire, è costretto al ritiro. Sconfortato ha dichiarato: “E’ la mia quarta Sei Giorni e posso dire che nemmeno la prima in Cile è stata così difficile. Sono dispiaciuto per il problema che ho avuto, visto che ero lì a lottare con i migliori e più di una volta sono andato vicino al miglior tempo in speciale. Gli sport motoristici, però, sono così: alle volte sbaglia il pilota, altre volte il mezzo meccanico”.
Con il forfait di Salvini viene meno ogni speranza di piazzamento nel Trofeo Mondiale per la Nazionale Italiana. Il rammarico cresce perché all’ultima prova speciale, a causa del ritiro di Hutton, l’Australia perde il terzo posto, scavalcata dagli USA e dal Portogallo. Gli azzurri avrebbe potuto lottare per il terzo posto. Le prime due posizioni sono, invece, irraggiungibili per tutti. La Finlandiaraddoppia il suo vantaggio sulla Spagna, adesso addirittura superiore ai 10 minuti.
Dallo Junior arrivano le uniche notizie positive di giornata. Gli “azzurrini”, orfani di Thomas Oldrati (KTM Factory, E2 – 300 2T), sono terzi di giornata, dietro alla Francia ed alla Svezia. In grande spolvero, su tutti, Jonathan Manzi (Team KTM Farioli, E2 – 250 2T), che è riuscito a tradurre la rabbia accumulata per la sfortunata giornata di ieri, in una bella performance. Ha difatti dichiarato: “Volevo riscattarmi dopo la bruttissima disavventura del primo giorno. Sapevo che avrei trovato tante difficoltà partendo quest’oggi nelle ultime posizioni. In speciale sono caduto tre volte, ma ci può stare con un terreno insidioso come questo quando si vuole dare il massimo. Domani partirò davanti e insieme Redondi e Martini sono sicuro faremo una bella gara, senza pensare alla classifica. Vogliamo dimostrare che con Oldrati ancora in gara e senza i miei problemi avuti ieri, lo Junior azzurro era da podio”.
Se il Trofeo Mondiale sembra ormai assegnato, la battaglia per la vittoria finale di quello che un tempo si chiamava “Vaso d’Argento” è interessantissima. La Francia rosicchia, infatti, 35 secondi alla Svezia, portando il gap nella generale sotto il minuto. Con quattro giornate ancora da disputare può succedere di tutto.
La giuria ha annullato la prova speciale di Kimi, ultima della giornata, per la presenza dei soccorsi lungo in percorso che hanno rallentato diversi piloti, tra i quali, anche l’azzurro Gianluca Martini (Beta Lunigiana Enduro, E2J – 400 4T).
La terza giornata di gara vedrà un percorso diverso, più corto e semplice rispetto a quanto visto finora, che i piloti faranno un’unica volta nella Sei Giorni. 

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Le classifiche di giornata:

World Trophy – Day2: 1) Finland 2) Spagna a 3’26” 3) USA a 8’45” 4) Svezia a 10’17”
Junior Trophy – Day2: 1) Francia 2) Svezia a 34″ 3) Italia a 1’08” 4) UK a 3’24”
Assoluta: 1) Remes 2) Tarkkala a 14″ 3) Salminen a 15″. Primo degli italiani Manzi a 2’50”, poi D’Ambrosio a 3’03” e Redondi a 3’18”. 

Le classifiche dopo due giorni:

World Trophy dopo Day2: 1) Finlandia 2) Spagna a 9’00” 3) USA a 18’54” 4) Svezia a 26’02” 13) Italia a 1:45’40”
Junior Trophy dopo Day2: 1) Svezia 2) Francia a 58” 3) UK a 8’19” 4) Australia a 18’54” 5) USA a 19’43” 11) Italia a 44’54”
Assoluta: 1) Remes 2) Salminen a 1’07” 3) Caselli a 1’19” 22) D’Ambrosio a 6’30” 38) Beconi a 7’27” 43) Redondi a 8’04”

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