Per soli tre punti la Maglia Azzurra non conquista un meritato terzo posto nel Motocross delle Nazioni nonostante due vittorie di Antonio Cairoli (MX1 – KTM Red Bull Team) e un bel quinto posto di Davide Guarneri (Open – KTM Silver Action) nella seconda manche. A conti fatti pesano i punti di un Alessandro Lupino (MX2 – Husqvarna Team by Ricci) frenato da un infortunio e da una caduta. Prima vittoria per la Germania, secondi i padroni di casa del Belgio davanti agli USA, vincitori delle ultime sette edizioni.
Race1 (MX1-MX2) La giornata parte subito bene per la formazione azzurra con la vittoria nella prima manche di Antonio Cairoli. Il pilota Siciliano preferisce partire al centro con alla destra, molto vicino, c’è il compagno di squadra Lupino, il ventitresimo a entrare nel cancelletto. La scelta del sei volte campione del mondo è quella giusta, infatti Cairoli manca l’hole shoot di poco, si tiene fuori dai guai che spesso lo hanno penalizzato nei precedenti Nazioni e, al primo passaggio, è già secondo dietro il portoghese Goncalves, autore di una grandissima partenza. Lupino invece è a metà gruppo in ventesima posizione. Il momento chiave, nel bene e nel male per la Maglia Azzurra è, però, al secondo passaggio con Cairoli che prende la testa della corsa e Lupino che, invece, cade a terra, una caduta che lo costringe al ritiro per l’uscita della spalla, che si assomma al problema alla mano accorsogli venerdì. L’Italia, così, non ha più possibilità di scarto, in quanto il forfait di Lupino pesa ben 37 punti. Tornando alla gara, dopo pochi minuti Cairoli sembra già aver chiuso ogni discorso per la vittoria quando invece Paulin superando Nagl passa al secondo posto dimostrando di avere lo stesso passo di Tony che, nel frattempo, è impegnato con fastidiosi doppiaggi. Quando dal box italiano mostrano a Cairoli la tabella con sopra un pericoloso +1 secondi, il campione siciliano apre il gas e fa di nuovo il vuoto dietro di se. Mantiene fino al termine un passo così forte da doppiare perfino l’americano Bagget 14°. L’altro statunitense Dungey prova a entrare nella top5 ma cade e chiude 7°. Al termine della prima manche, quindi, la Germania è in testa, grazie al terzo posto di Nagl e al quinto di Roczen. Dietro di loro i padroni di casa del Belgio con un quarto posto di Desalle e un decimo di Van Horebeek. Terza la Francia con Musquin 19°, a pari merito con gli USA
Race2 (MX2/Open) Lupino, dopo la grande paura dovuta alla caduta in prima manche è regolarmente al via nonostante una spalla e il polso non a posto. Questa volta l’hole shot è di proprietà del campione del mondo MX2, Jefrey Herlings, il favoritissimo della vigilia su questo terreno. Ma dietro di lui c’è la Maglia Azzurra di uno splendido Guarneri. Terzo l’americano Barcia. Poi la coppia belga, De Dycker e Van Horebeek. Dopo un giro però cambiano le posizioni dietro Herlings con Guarneri diventato quinto. Lupino è 31°. Nel tentare di attaccare Herlings, Barcia cade stretto dall’olandese e va a terra, mentre Guarneri deve cedere la posizione allo scatenato Roczen che in pochi secondi sorpassa De Dycker, Leok e Barcia e passa al secondo posto. Nella bagarre, Barcia perde anche la terza posizione ai danni del belga De Dycker che trascinato dal pubblico di casa va a prendersi addirittura la seconda piazza su Roczen. Doccia fredda per i padroni di casa con il forfait di Van Horebeek. Guarneri nonostante non ami la sabbia è autore di una grandissima gara e tiene dietro l’americano Baggett difendendo il sesto posto per poi passare 5°. Dura poco però l’americano si fa sotto e ripassa Davide. Lupino corre con il cuore perché fisicamente non può dare molto di più e naviga tra il 23° e il 25° posto. Nella passerella finale di Herlings, solo indisturbato dal primo giro, sorpresa in casa USA con la rottura di Barcia. Guarneri ritorna perciò quinto.
Germania in testa a 19, poi USA a 41 e Francia a 42. L’Italia è 8° a 68°. Serve una manche perfetta di Guarneri e Cairoli per puntare al podio. Da gustare la sfida tra i due campioni del mondo dell’MX1 e dell’MX2.
Race3 (MX1/Open) Nella gara regina con tutti i migliori in pista, parte benissimo l’Italia con Cairoli autore dell’hole shot, seguito da Dungey. Guarneri è decimo. Herlings cade al via ma recupera in fretta. Subito un guaio a Casa Azzurra, si spegne la moto del bresciano che passa diciannovesimo. Serve un miracolo all’Italia per prendere il podio. Gli USA sono secondi e terzi, ma Dungey fa un volo sui cartelloni pubblicitari e diventa 13°. Herlings recupera posizioni su posizioni grazie a una serie di giri veloci. Da lì inizia un’altra gara. Arriva a poco meno di dieci giri dalla fine a pochi secondi da Cairoli, con il siciliano a spingere per cercare di mantenere il distacco. I doppiati che prima avevano penalizzato l’Italiano, ora coinvolgono l’olandese. Non si arriva mai allo scontro anche se, in alcuni tratti, i due campioni sono arrivati a poco più di un secondo di distacco. All’arrivo Cairoli può festeggiare la sua prima doppietta al Motocross delle Nazioni e il successo personale. Per quello di squadra mancano purtroppo solo 5 punti all’Italia per giungere sul podio, la rimonta di un buon Guarneri si ferma al 13° posto. La festa è per la Germania al suo primo successo in questa competizione, seguita dai padroni di casa del Belgio. Chiudono gli USA al terzo posto, un risultato fin troppo largo per come i vincitori delle ultime sette edizioni si sono comportati quest’oggi.
Paolo Sesti – Presidente FMI: “Sono soddisfatto per questo risultato visto anche il grande livello delle squadre avversarie storicamente molto forti su questo terreno sabbioso, con un po’ di fortuna si poteva raggiungere il podio. Ringrazio i tre ragazzi che hanno dato tutto, ai quali non si può rimproverare nulla. Grandioso Cairoli, come ha detto il Team Manager degli USA Roger De Coster, ha dato a tutti una lezione di guida sulla sabbia”.