Intervista a Manzi e Gerini -Dal Team Italia alla Maglia Azzurra

Una stagione in azzurro. I giovani Maurizio Gerini e Jonathan Manzi sono passati dall’azzurro del Team Italia a quello della Maglia Azzurra. Entrambi convocati a difendere l’italico onore alla 82esima edizione della Sei Giorni sono poi volati il 05 novembre, destinazione Cile, come riserve del Trofeo Junior entrando ufficialmente a far parte dei “Caschi Rossi 2007” insieme ad i tre “Alex nazionali” Belometti, Botturi e Salvini, Andrea Belotti, Maurizio Micheluz, Alessio Paoli (Trofeo), Paolo Bernardi, Vanni Cominotto, Mirko Gritti e Thomas Oldrati (Trofeo Junior).


 


22 anni di Chiusanico (IM) il primo e 17 anni di Clusone (BG) il secondo, i due hanno ben esordito sella sabbia cilena fin dalle prime battute, peccato per Manzi che nel terzo giorno di gara si lussa la spalla ed è stato costretto a capitolare, abbandonando la sua ottima postazione da podio in C1 e facendo precipitare il Club Italia (Gerini-Manzi-Paoli) dalla piazza d’onore al 44esimo posto finale. Gerini chiude invece la sua prestazione al 4° posto della C1 (Club C1).


Un esordio che comunque lascia ben sperare per un futuro sempre più azzurro per questi due giovani talenti. Impressioni, timori, esperienze, gioia, soddisfazioni, ambizioni che abbiamo voluto raccogliere, per raccontarle insieme a loro nell’intervista che segue.


 


Al primo anno di Team Italia e subito Pilota della Maglia Azzurra Enduro. Ti aspettavi una simile convocazione?


G:Sinceramente non me l’aspettavo, ma ci speravo molto!


M: No, veramente non mi sarei mai aspettato una convocazione simile e credimi sono stato felicissimo di partecipare a questa Sei Giorni.


CHI E COME TI HA CONVOCATO?


G: Tullio Pellegrinelli, direttore sportivo del Team Italia, tramite una telefonata.


M: In un primo momento ho saputo di una possibile convocazione in officina da Mucci, poi alla 4^ prova di Italiano Under23 a Camerino il CT Fossati e Pellegrinelli mi hanno parlato confermando la chiamata. A questo è seguita naturalmente lettera a casa.


COME HAI REAGITO ALLA NOTIZIA?


G: non aspettandomela proprio inizialmente nulla, ma poco dopo ho messo a fuoco la situazione ed passato qualche minuto ad esultare dalla gioia!!


M: ripeto, sono stato veramente contento. Come da mio carattere ho reagito pacatamente, anche se dentro di me ero davvero felice perché non immaginavo proprio la convocazione.


ED IN FAMIGLIA?


G: da sempre tutti molto orgogliosi, mi hanno sempre incitato a dare il meglio di me stesso.


M: sono stati veramente contenti e mi hanno fatto i complimenti per aver raggiunto uno degli obbiettivi che mi ero posto ad inizio carriera.


DESCRIVI ATTRAVERSO 4 AGGETTIVI LA TUA PRIMA SEI GIORNI


G: Indimenticabile, per l’atmosfera che si vive all’interno del gruppo e giorno per giorno. Nuova perché non avevo mai assistito a questo evento, neppure come spettatore. Mooolto emozionante, a partire dalla cerimonia di presentazione fino alle premiazioni, giorni di gara compresi, che hanno visto esultare e proclamare proprio i miei amici nonché compagni. Divertente, è stato gareggiare per tutti i sei giorni sui terreni molto sabbiosi, che nonostante non siano i miei preferiti mi hanno trasmesso delle nuove sensazioni che ho gradito molto.


M: Competitiva, per l’alto livello in tutte le classi, club compresi. Bella, perché ben organizzata e strutturata. Emozionante perché non avevo mai vissuto certe sensazioni simili. Indimenticabile perché essendo la mia prima partecipazione non potrò dimenticarla mai e poi mai.


ALLA PARTENZA DEL PRIMO GIORNO,IN SELLA ALLA TUA HUSQVARNA, A COSA HAI PENSATO?


G: che avrei dovuto dare il massimo per portare al termine questa gara per cercar di ripagare la fiducia riposta dalla Federazione Motociclistica Italiana.


M: di finirla prima di tutto, cercare di dare il meglio e metterci tutto l’impegno possibile come tutti quelli le persone che lavorano x noi dietro le quinte.


RACCONTACI UN GIORNO “TIPO” DELLA NAZIONALE ALLA SEI GIORNI.


G: alle ore 06.00 passava la “sveglia umana” Mario Ferrero, dopodiché facevamo tutti insieme un’abbondante colazione e ci dirigevamo poi al paddock. Giunto la, mi cambiavo, un riscaldamento muscolare e poi mi preparavo a partire (ore 09.09.) La gara durava dalle sei alle sette ore, appena terminata mangiavamo un buon piatto di pasta (personalmente anche due) in Casa Italia ed a pancia piena si tornava ad osservare le prove speciali per cercare nuove traiettorie. Al termine della visione si faceva ritorno in albergo per un benefico massaggio defaticante ed a seguire la cena. Appena finito di mangiare il CT teneva una breve riunione con tutti i piloti e finalmente solo allora  riuscivo a raggiungere il letto..che stanchezza..


M: dipende, la settimana prima del via, ci si alzava alle ore 07.30, seguiva colazione e poi veloci a vedere insieme le prove speciali. A mezzogiorno circa si tornava al paddock a mangiare in Casa Italia e poi ancora prove speciali. Alle 18.30 circa rientravamo in albergo, doccia e tuffo in piscina chi voleva, poi cena e ore 22 massimo 23 tutti sotto coperta.


QUAL’E’ STATO PER TE IL MIGLIOR PILOTA ALLA SEI GIORNI.


G: JOHNNY AUBERT, merito della sua guida sicura e disinvolta in tutti i terreni.


M: io credo sia stato KURT CASELLI con il suo spettacolare stile “full gas”, anche se mi pare che abbia vinto Aubert.


QUESTA SEI GIORNI CHI TI HA PERMESSO DI MEGLIO CONOSCERE TRA I PILOTI?


G: ecco appunto, credo che anche questo sia un altro importante aspetto di questa manifestazione, lo stare insieme facendo sì che si crei un gruppo molto compatto. Personalmente, trascorrendo ben 18 giorni insieme, ho potuto approfondire la conoscenza con tutti i piloti.


M: chi più chi meno conoscevo già tutti. Ho però approfondito l’amicizia con Mirko Gritti, Thomas Oldrati e Maurizio Gerini.


CON CHI HAI CONDIVISO LA CAMERA:


G: con il mio amico e compagno di team Jonathan Manzi.


M: con Maurizio Gerini.


ALEX SALVINI. NONOSTANTE LE PERPLESSITÀ INIZIALI, ALLA FINE SI E’ RIVELATA UNA SCELTA VINCENTE. TU ALLA NOTIZIA COSA HAI PENSATO?


G: in un primo momento ho pensato che per lui sarebbe stato molto difficile passare dal cross all’enduro trattandosi poi di una gara non certo facile come la Sei Giorni, ma lui ci ha messo davvero poco… sorprendente!!!


M: quando ho saputo che Albergoni sarebbe stato sostituito da Salvini ho pensato che sui terreni morbidi che avremmo affrontato sarebbe andato bene, però anche sulle prove sui sassi Salvini è riuscito ad andare forte, davvero bravo!


COME SI E’ TROVATO SECONDO TE SALVINI TRA GLI ENDURISTI?


G: secondo me, tra di noi ha trovato un ambiente amichevole, visto che noi tutti siamo prima di tutto amici.


M: io credo si sia trovato bene, anche perché poco dopo che era in squadra è entrato in sintonia con tutti.


E LUI COME SI E’ COMPORTATO?


G: Alex oltre ad essere una manetta, è davvero simpatico!


M: nonostante nel cross sia un personaggio di rilievo con noi è stato umile e simpatico fin da subito.. inoltre ha dimostrato con i fatti quello che doveva dimostrare…


RISPOSTA SECCA, FOSSATI O PELLEGRINELLI?


G: Tullio Pellegrinelli è il direttore sportivo del Team Italia e lui era presente in ogni prova di tricolore Under23 ed Europeo per cui con lui ho una certa confidenza che non ho con Fossati.


M: Tullio Pellegrinelli, perché lo conosco maggiormente visto che abbiamo trascorso molto più tempo insieme visto che è il nostro direttore sportivo.


UN PREGIO ED UN DIFETTO DI GIONNI FOSSATI:


G: determinato ma a volte impulsivo.


M: ottiene sempre quello che vuole – un po’ troppo precisino..


ORA UN PREGIO ED UN DIFETTO DI TULLIO PELLEGRINELLI.


G: un amico prima che tecnico.. difetto? Troppo buono.


M: è sempre pronto a darti il consiglio giusto al momento giusto (niente da togliere a Gionni). Forse a volte “lascia correre” troppo.


HAI AVUTO PAURA DURANTE LA GARA?


G: inizialmente ero preoccupato al mio andare sulla sabbia, ma questa titubanza mi ha abbandonato subito dopo le prime speciali.


M: la gara in se mi preoccupava, forse sentivo la pressione visto che era la mia prima Sei Giorni, ma dopo il primo giorno tutto è automaticamente passato perché ho capito come funzionava ad esempio ai controlli orari che è il pilota a sistemarsi la moto.


GERINI E MANZI OLTRE A PILOTI JUNIOR DELLA MAGLIA AZZURRA SONO PRIMA DI TUTTO ANCHE COMPAGNI DI TEAM, ENTRAMBI TRA LE FILE DI HUSQVARNA MUCCI RACING. UN PREGIO ED UN DIFETTO DI MANZI.


G: molto determinato, difetto? Non ha la patente…


M: innanzitutto è un grande, dentro e fuori la gara. Il suo pregio e che invidio è che riesce a tenere bene a mente le prove speciali, io invece devo guardarle più volte.. difetto? a volte è troooppo bravo!


SE DOVESSI SCRIVERE UN BIGLIETTO DI RINGRAZIAMENTO A MUCCI COSA SCRIVERESTI?


G: sarà un piacere essere ancora un “pilota Mucci”…anzi stop, sottolineo che poche righe non sono sufficienti a ringraziare Nazario e Fausto Muccifuora e tutto il team per avermi sempre messo a disposizione tutto quello di cui ho avuto bisogno per la fiducia che hanno e continuano ad avere in me. GRAZIE RAGAZZI !!!


M: Voglio ringraziarvi di avermi messo a disposizione sempre moto competitive ed efficienti ed è grazie a Voi se quest’anno sono riuscito a vincere il mio terzo titolo italiano (Minienduro, Cadetti 50 e Cadetti 125 4t). Ringrazio inoltre anche il Team Italia Enduro ed il moto club Pontenossa per l’aiuto ed il supporto riservatomi.


GLI OBBIETTIVI CHE TI SEI TI ERI PROPOSTO AD INIZIO STAGIONE SI SONO CONCRETIZZATI?


G: Mucci durante questa stagione mi ha sempre detto di guidare disinvolto e senza pressioni. Questo per me è stato il vero obbiettivo e credo di averlo raggiunto.


M: diciamo di si, sinceramente pensavo di fare qualcosina di più all’europeo anche se dopotutto un sesto posto in classe J1 non è così male.


OBBIETTIVI 2008?


G: dare il massimo a partire dalla preparazione invernale!


M: salire sul podio europeo ed agli assoluti d’Italia, vincere l’italiano Under23 e riuscire a far parte ancora della Maglia Azzurra..


TEAM ITALIA ENDURO PERCHE’ LO CONSIGLIERESTI AD UN PILOTA AMICO?


G: il Team Italia è veramente una bella struttura e soprattutto una buona rampa di lancio per chiunque voglia distinguersi in questo sport.


M: perché è indubbiamente un buon punto di partenza per emergere e mettersi in mostra per un futuro da pilota.


COSA APPORTERESTI DAL TUO PUNTO DI VISTA DI PILOTA NEL TEAM ITALIA?


G: quest’anno ha funzionato tutto bene. Per sentito dire dai colleghi che mi hanno preceduto i premi gara non erano male, io voterei per la reintroduzione.


M: la gestione è buona, non saprei davvero che proporre.


ORA CHE SEI RIENTRATO DA POCO DAL CILE, RIPRENDERAI SUBITO CON GLI ALLENAMENTI O TI RIPOSERAI?


G: sono davvero molto curioso di salire in sella sulla moto nuova e ho voglia di allenarmi al meglio per la prossima stagione.


M: purtroppo come saprete in Cile sono stato un po’ sfortunato perché mi sono lussato la spalla per cui ora devo stare fermo almeno una ventina di giorni, poi andrò in palestra e riprenderò ad andare in moto il più possibile per rinforzare la massa muscolare e migliorarmi e raggiungere così un buon livello di competitività in visione della prossima stagione.


IL TUO PILOTA PREFERITO.


G: sicuramente Johnny Aubert perché oltre ad andare fortissimo è anche simpatico…e poi ha uno sguardo da pazzo!


M: io stimo molto Giò Sala, perché è ed è stato un campione fuori e dentro la gara.


UN TUO SABATO SERA SENZA GARA.


G: si esce con gli amici naturalmente. Solitamente cerchiamo un pub o una discoteca dove poter far un po’ di casino anche se il 99% dei casi mi sacrifico io per la guida al ritorno.


M: beh quelle poche volte che sono a casa il sabato sera solitamente vado a mangiare qualcosa con gli amici, poi ci si sposta al bar ed in discoteca a chiudere la serata.


MORA O BIONDA?


G – M: mora.


2 O 4 TEMPI?


G: 4 tempi.


M: io corro con il 2 tempi ma non mi dispiacerebbe usare anche il 4 tempi.


MULATTIERA O CROSS-TEST?


G: mulattiera.


M: mulattiera e pure bella tosta..


FATTI UN AUGURIO PER IL 2008.


G: Gerry, dacci dentroooo!!!


M: mi faccio un in bocca al lupo. Spero che vada tutto nel migliore dei modi e che riesca a portare a termine gli obbiettivi che mi sono proposto.

Stoffa da Campioni