Il Team USA al Motocross delle Nazioni con grandi speranze

Siamo a pochi giorni dal tanto atteso 63° MX of Nations in Franciacorta, il 3 e 4 ottobre, il Team USA campione in carica è pronto a difendere il Trofeo Chamberlain con una nuova squadra.
 
L’evento farà il suo ritorno in Italia, dove si svolse l’ultima volta nel 1986, e il Team USA con Bailey, O’Mara e Johnson si aggiudicò l’ambito trofeo davanti a Gran Bretagna e Italia. La formazione di quest’anno è composta da due esordienti con Dungey (MX1) e Weimer (MX2) e un esperto come Tedesco (Open).
 
Dungey e Weimer sono molto emozionati per l’evento, e così anche Tedesco pur conoscendo questo challenge e tutti e tre si stanno preparando per difendere quel titolo che gli USA hanno fatto suo per il maggior numero di edizioni.
 
Dungey: E’ un onore per me far parte del Team USA in occasione dell’MXoN di quest’anno, sono davvero impaziente. Essere invitati a competere per il Team USA è un sogno che si avvera. Fin da quando ero un bambino ho sognato di poter un giorno rappresentare il mio paese. Ho assistito due anni fa all’MXoN di Budds Creek, e li ho avuto la conferma che avrei voluto essere parte della formazione americana.
 
Weimer: E’ un onore molto grande poter correre per il mio paese! Sono molto emozionato e non vedo l’ora di essere in Italia. Io non ci pensavo fino a quando mi è stato comunicato che vi erano possibilità che potessi essere scelto a rappresentare il Team USA. Ora sarà molto importante per me fare bene e dare il mio meglio!
 
Tedesco: La mia prima partecipazione al MXoN è stata ad Ernee, in Francia, nel 2005. La prima volta è stata la gara più bella della mia carriera. Non sapevo cosa aspettarmi prendendo parte a questo evento, la gara è stata molto più grande di quanto mi aspettassi. I tifosi sono pazzi là! Non mi rendevo conto di quanto la pressione fosse forte per il team USA, volevamo la vittoria e così fu per il nostro paese.
 
L’esperienza di Tedesco sarà importante per il Team USA di quest’anno, con gli esordienti all’MXoN Dungey e Weimer.
 
Dungey: Credo che l’esperienza maturata in questi ultimi anni di corse negli Stati Uniti mi ha preparato molto bene per l’Italia. Non vedo l’ora di correre con i migliori al mondo il 3 e 4 ottobre. La vittoria dell’MXoN è davvero importante non solo per me ed i miei compagni di squadra, ma anche per il nostro paese in generale. L’imperativo è dare il mio meglio, come faccio a tutte le altre gare di Supercross e Motocross negli Stati Uniti.
 
Weimer: Siamo tutti piloti e quando il cancello sia abbassa non devo far altro che guidare la mia moto al meglio, anche se riconosco che lì sarà un po’ diverso dal solito. Sono stato in Italia una sola volta nel 2007 in occasione di un Supercross, ma come sempre darò il massimo, non importa il tipo di gara.
 
Tedesco: Credo che sia importante avere qualcuno nel team che ha esperienza con l’evento. Si tratta di una gara unica e c’è un sacco di pressione anche nella squadra USA. Penso anche ai buoni consigli che ho ricevuto dagli altri compagni, Ricky Carmichael mi ha veramente aiutato il primo anno di MXoN, lui aveva già avuto questa esperienza con l’evento. Penso che il miglior consiglio che posso dare ai miei compagni è quello di darsi una possibilità e non fare niente di stupido. Dobbiamo essere convinti di essere la squadra da battere, ma allo stesso tempo non sarà facile e non possiamo permetterci di cadere o essere degli inseguitori.
 
Il Team USA è veramente motivato a vincere di nuovo quest’anno, ma si sa che è sarà duro in Franciacorta.
 
Dungey: Ci sono tanti buoni piloti provenienti da tutto il mondo, nessun paese può essere scartato dalla lotta al titolo.
 
Weimer: Io non sono sicuro al 100%, ma so che i piloti Australiani, l’Italia, la Germania sono squadre forti. Fondamentalmente credo che ci saranno un sacco di squadre forti.
 
Tedesco: Penso che l’Australia e l’Italia saranno le squadre più difficili da battere. L’Australia ha il Campione del Motocross Americano classe 450 e l’Italia ha il Campione Mondiale MX1. Non sarà compito facile vincere la generale ma credo che abbiamo la squadra più completa. Ora dobbiamo solo dimostrarlo coi fatti.
 
Una delle caratteristiche principali del team America è la loro forte motivazione e ambizione. Essi vengono in Italia aper vincere.
 
Dungey: Penso che abbiamo una buona squadra quest’anno e credo che arriveremo in Italia con l’intenzione di portare nuovamente il trofeo negli Stati Uniti.
 
Weimer: Penso che abbiamo un buon trio vincente. Non sarà facile, ma credo che saremo capaci di una vittoria.
 
Tedesco: Penso che abbiamo un buon terzetto vincente nel complesso. E’ una gara dura e tutti avremo bisogno di essere al top. Se riusciremo ad esprimere le nostre potenzialità, ci saremo.
 
Non importa quale sia la squadra vincente, il Red Bull FIM Motocross of Nations ritorna in Italia per essere un grande evento come lo è stato Maggiora nel 1986, come ha dichiarato Tedesco: “Il MXoN migliore a mio parere è stato quello del 1986, con David Bailey, Rick Johnson e Johnny O’Mara. Hanno ottenuto tutti risultati assolutamente schiaccianti con un punteggio perfetto. Johnny con la sua 125 è stato in grado di battere chiunque, eccetto i suoi compagni di squadra che erano in 500 e 250. Sicuramente è stato bello vederli”.

Stoffa da Campioni