Sei Giorni Azzurri indimenticabili

Sono rientrati ieri in serata tutti i piloti della Maglia Azzurra Scudo di Enduro. Un viaggio di ritorno lungo ma mai così bello. La vittoria ha gratificato la squadra, i tecnici, team e scuderie, e l’intera spedizione azzurra che, di ritorno da La Serena ha fatto dimenticare in fretta la difficoltà di una gara così ardua.


 


Una settimana per abituarsi al fuso ed al clima: l’ispezione delle piste, gli ultimi accorgimenti sulle moto. La tensione che sale e la Parata: giorno di festa ma con il pensiero già allo start.


E poi Sei Giorni di sabbia e cronometro. Cadute e rincorse nella polvere. Sveglia presto la mattina, ore di moto sempre al massimo, e massaggi la sera per sciogliere i muscoli ormai indolenziti.


L’Enduro è così: la sofferenza di una Sei Giorni non è paragonabile ad altre gare, ma il lavoro di squadra, se fatto bene, ripaga. E’ la squadra della Maglia Azzurra lo ha fatto al meglio.


Il CT Fossati ha creato un gruppo solido. Il ritiro a Casalmaggiore è servito per amalgamare la squadra. La brutta notizia del forfait di Albergoni avrebbe buttato giù chiunque: lo spirito azzurro invece si è cementificato. L’arrivo del crossista Salvini aveva insinuato qualche dubbio. La scelta invece era stata ponderata: i fatti hanno dato ragione al CT.


 


Il Capitano Belometti ha preso per mano la squadra dopo un primo giorno dove la tensione l’aveva fatta da padrone. Poi, martedì, è partita la rimonta su quella sabbia mai amata dai piloti italiani. Mercoledì il sorpasso sulla Finlandia e nella notte la notizia della squalifica. Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da ottime prestazioni ma anche dal fiato sul collo della Francia. Con Belotti fratturato il minimo errore sarebbe stato fatale. Botturi, Micheluz e Dini hanno tenuto un ritmo insostenibile dagli avversari, con Paoli a sorreggere l’intero gruppo ormai allo strenuo. La maturità dell’intera squadra ha fatto si che tutto andasse per il meglio. Sabato il meritato trionfo: 14esima Six Days vinta, 20esimo Titolo Mondiale, e seconda stella, per la Federazione Motociclistica Italiana.


 


Nulla poteva fermare la Maglia Azzurra Scudo di Enduro: nemmeno il terremoto. Le due scosse che hanno colpito il Cile, e che fortunatamente non hanno creato né danni né vittime, sembrano aver caricato ancora di più la spedizione presente a La Serena. La prima è stata avvertita mercoledì, giorno del sorpasso in classifica alla Finlandia (poi squalificata), l’altra sabato, il giorno della “gloria azzurra”.


La voglia di riportare a casa il Trofeo dopo la sfortunata trasferta Neozelandese del 2006 era troppo forte. Il riscatto della Maglia Azzurra è completato: ora è tempo di festeggiare.


 


 


Classifiche Finali 82^ Six Days of Enduro


 


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Motosprint, in edicola da martedì 20, dedica uno speciale di otto pagine al Trionfo Azzurro


 


 

Stoffa da Campioni