La Slovacchia applaude il doppio trionfo azzurro. L’Italia vince la Six Days.

Una notte insonne quella che ha accompagnato tutta la spedizione azzurra qui in Slovacchia. L’ultima giornata di gara di questa Sei Giorni è, come da tradizione, costituita dalla prova di cross e l’Italia si è presentata con pochissimo vantaggio sulla Finlandia (i 54 secondi che vi abbiamo segnalato ieri) e si sa, le partenze gomito a gomito sono sempre un’incognita. I ragazzi hanno però dimostrato una grossa dose di coraggio, sangue freddo, e naturalmente una maturità che molti non si aspettavano. Cominciamo dalla classe E1 che, partiti per primi su di un terreno viscido per la pioggia, hanno inanellato giri a ridosso dei primi, Belometti e Albergoni hanno chiuso nelle prime posizioni e così il vantaggio è stato mantenuto. Non è bastata la vittoria del finlandese Aro nella E2 (che ha penalizzato il nostro Botturi ma allo stesso tempo anche i propri compagni Mattila e Pohjamo), per fermare la rincorsa verso questa grande impresa che puntualmente è arrivata alla bandiera a scacchi della manche della E3 con Zanni e Paoli che sono andati alla caccia del battistrada Knight, ricevendo l’ovazione dei compagni e dei tecnici. Eroico Falgari che nella seconda manche della E2 ha fatto la gara della vita rimontando diverse posizioni sino alla seconda piazza; a pochi metri dall’arrivo la rottura della moto ha costretto il guerriero bergamasco a spingere sino al traguardo. La vittoria è arrivata puntuale e inattesa come lo sono i trionfi più belli: tanto sudati e incerti sino all’ultimo. ”Molti mi chiedevano dove volessi arrivare con questa formazione giovane, ma io ci ho creduto sin dall’inizio e chi era scettico ora si deve ricredere”. – così afferma Gionni Fossati con le lacrime agli occhi per la gioia – ”Siamo campioni del mondo e questa è una sensazione impagabile!” Parlavamo di doppio trionfo perchè anche i giovani del Vaso hanno avuto la matematica conferma della vittoria prima di quella del Trofeo. Pievani e Micheluz sono partiti in malo modo, con addirittura il primo che si è trovato un avversario a terra e non ha potuto evitare la collisione. Beconi è caduto colpendo la faccia ed a fine gara si è accasciato al suolo con la testa dolorante. L’impresa degli azzurrini non viene messa in secondo piano perchè il loro vantaggio si è accumulato giorno dopo giorno dominando la classifica sin dalla prima giornata. I ricordi ci riportano a Lumezzane, era il 1997, anno dell’ultima doppia vittoria per la Nazionale Italiana. Ora il sogno si ripete per una compagine tutta giovane con all’interno atleti dal grande temperamento che hanno creato un gruppo affiatato. Un plauso a tutti loro e a coloro che fanno parte dell’imponente macchina organizzativa azzurra, tutti assieme hanno costruito una vittoria che si ricorderà negli annali. ”Maglia Azzurra, stoffa da campioni” è lo slogan che ci ha portato fortuna!Brava Italia.

Stoffa da Campioni