Enduro “Six Days”: Belotti sogna una Maglia Azzurra protagonista in Cile

Non è ormai più cosi lontano il 12 Novembre come data e neppure il Cile per i piloti della Maglia Azzurra Scudo. La “sei giorni di Enduro”, manifestazione che forse, per fascino, non è paragonabile a nessun’altra gara motociclistica al mondo, è alle porte con tutte le emozioni che riesce a trasmettere. L’Italia delle due ruote attende, con trepidazione, questo evento che la nazionale Maglia Azzurra vuole vivere da protagonista: tanta è, infatti, la voglia di riscatto da parte degli atleti italiani, fuori dal podio lo scorso anno in Nuova Zelanda.


 


Tra i convocati di quest’anno c’è anche Andrea Belotti, classe 81, campione per il secondo anno di fila degli Assoluti d’Italia che, per la prima volta dopo tre convocazioni, vivrà la manifestazione in primo piano e non più da riserva. Abbiamo rivolto alcune domande al pilota bergamasco, che assieme a Simone Albergoni, Maurizio Micheluz, Fabrizio Dini, Alessio Paoli, Alessandro Botturi e Alessandro Belometti, partirà per il Cile nella speranza di poter restituire all’Italia il trofeo conquistato nel 2005 in Slovacchia.


 


Andrea, che effetto fa vestire la Maglia Azzurra?


“E’ una bella responsabilità. Nelle ultime tre edizioni ho fatto esperienza ma non sul campo. Per me è il debutto assoluto in questa competizione e so che sarà importante ricordarsi, in ogni momento della gara, che non corro solo per me, ma per l’intera squadra italiana.


 


Quali sono le nazioni che teme di più?


Finlandia, Francia e Svezia sono quelle che sulla carta si giocheranno assieme a noi la vittoria finale. Alcune nazionali potrebbero rinunciare a qualche “pezzo da novanta”, ma in ogni caso ce la giochiamo con tutti: non vedo favorite e partiamo alla pari. In Cile ci giocheremo le nostre chance al meglio: al termine della “Sei Giorni” tireremo le somme.


 


Quanto la FMI vi supporta per questa trasferta?


Partire per così tanto tempo e per così lontano non è facile. L’organizzazione è fondamentale in ogni piccolo dettaglio: da quando partecipo è sempre andato tutto bene. Non so se vinceremo la “Sei Giorni” di Enduro, ma di sicuro “Casa Azzurra” lo farà: l’hospitality messa a nostra disposizione ha sempre vinto nel passato la sfida di immagine e di organizzazione nei confronti degli altri paesi del mondo. Anche per questo mi sento onorato di far parte dei piloti che vestiranno la maglia della nazionale.


 


 


Non c’è dubbio che le premesse per far bene ci siano tutte e che le parole del ragazzo di Calcinate, quest’anno in sella alla KTM, siano di buon auspicio per tutti gli italiani appassionati delle due ruote. Per la Federazione Motociclistica Italiana sarebbe la ciliegina sulla torta per concludere una stagione da protagonista.


 


 

Stoffa da Campioni